Quando vediamo un post sui social da parte di aziende o influencer, dobbiamo pensare che dietro ad esso c’è un grande lavoro di content marketing.
Ogni base editoriale ha uno scopo, che è quello di aumentare le visite, i clienti e le vendite.

Un piano editoriale è un documento che aiuta a gestire cosa e come pubblicare qualcosa sui social media. Questo documento è composto da pagine ricche di tabelle e mappe che spiegano al meglio come migliorare e costruire un proprio target con facilità.

Un piano editoriale per funzionare al meglio ha bisogno di un grande gruppo di professionisti che lavora dietro. Sicuramente la figura principale è il capo redattore, colui che si occupa della coordinazione del progetto e che applica le strategie adeguate in ogni situazione. Il capo redattore è anche colui che organizza le pubblicazioni, le interazioni con esse e fa sempre un punto della situazione.
Per creare questo documento, le conoscenze devono essere dettagliate e seguire una serie di azioni. In particolare bisogna conoscere:

  • Brand: la sua storia, i suoi valori, i suoi competitors, le debolezze e le strategie adoperate. Tutti questi elementi vengono forniti dal social media manager di un account o in caso di liberi professionisti devono essere raccolti da sé.
  • Competitor: monitorare un competitor significa sapere chi sono, cosa fanno e come agiscono, senza copiare. Osservando è possibile trovare degli spunti ma anche capire quali strategie non riscuotono successo tra i clienti, ed avere una propria unicità.
  • Audience: tramite questo fattore si riesce capire che genere di prodotti attirano di più il cliente, i suoi interessi maggiori e abitudini.
  • Obiettivi: la social media strategy è la base che permette di individuare gli obiettivi del piano editoriale, ed è composta da lead generation, promozione, conversione, fidelizzazione e generazione di traffico verso il sito web.
  • Canali: ogni social ha un traffico e delle caratteristiche diverse, alcuni si adagiano meglio al marketing digitale altri un po’ meno. Per questo è importante individuare il giusto canale per il successo.
  • Conoscenza dei social media: collegandosi al punto precedente, ogni azienda deve adattarsi alle linee guide dei social su cui lavora al fine di avere un giusto riscontro, come la pubblicazione di contenuti di un determinato tipo e l’utilizzo che ne fanno le persone. Ogni social nelle impostazioni ha una lista di linee guida che ogni azienda deve seguire e rispettare.

Una volta seguiti tutti questi punti, si può passare alla fase concreta del progetto, ovvero ai temi e proposte di prodotti che l’azienda ha intenzione di pubblicizzare. Il brand deve raccontare sé stesso in modo da dar fiducia ai possibili clienti, dare una chiave comunicativa con essi per maggiore supporto, ed infine individuare ciò che potrebbe interessare di più seguendo le statistiche ottenute.
Per un social media, nel piano editoriale è importante inquadrare i componenti di ogni contenuto. Essenzialmente essi sono di due tipi: copy e visual.
Il copy è la parte del testo da inserire in un prodotto o per descrivere l’azienda. Non deve essere troppo lunga, ma diretta, esplicita ed essenziale.
Il visual è invece la parte di immagine o video che va associata al copy. Può essere costituita da: immagini, video, gift, meme, interviste, tutorial, podcast, link, stories, post, presentazioni etc.
Le grafiche associate, come i loghi di un brand o pubblicità, servono essenzialmente ad attirare il cliente, quindi migliore sarà la qualità maggiori saranno i riscontri. Per migliorare la qualità si può giocare molto sui font, sui colori, sui disegni minimal che non distolgono l’attenzione.

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